Le pile nimh nel mondo delle mini4wd sono uno di quegli argomenti un po tabù. Tante metodologie diverse permettono effettivamente di aumentare il rendimento delle nostre AA, fino a raggiungere voltaggi che possono fare la differenza in gara.
E’ oppurtuno ricordare che quando parliamo di mini4wd stiamo approcciando ad un mondo composto da diverse categorie di gioco. Le più conosciute e corse in pista sono jump, speed e classica. Non tratteremo qui le specifiche caratteristiche di ogni categoria ma essendo la pila il propulsore insieme al motore è opportuno sapere come prepararla e come gestirla a seconda della gara che andremo ad affrontare.
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Sinteticamente:
JUMP: necessita di costanza di erogazione senza eccissivo voltaggio di partenza…si salta!
SPEED: pochissimi attriti, quindi basso consumo ma spinta massima.
CLASSICA: velocità ma molti appoggi, freno e monobarra, quindi potenza e costanza.
Partiamo dalle basi
Quali pile si utilizzano? Dipende. Ovviamente da dove volete correre, il primo step quindi è sicuramente capire sulla base di quale regolamento vogliamo cimentarci in pista. Per vastità di utilizzo oggi parleremo delle Eneloop (Bianche) e Amazon (Basic) in quanto ammesse nella maggior parte dei regolamenti ufficiali.
Pile basate sulla tecnologia nimh presenti sul mercato attualmente nel taglio da 2000mah a 1.2v per singola pila per le Eneloop e uguale per le Amazon
Probabilmente potreste imbattervi in versione da 1900mah per le Eneloop, niente paura sono la stessa pila in una versione precedente.
Volt e milliampere
Partiamo dalle sigle e dal loro significato. Ci sono due valori molto importanti, (ne vedremo più avanti un terzo).
Mi piace sempre fare questo esempio: pensate alla vostra pila come a una macchina. Una macchina tipicamente ha un motore, alimentato dal contenuto di un serbatoio e una cilindrata / cavalli che ne indica la potenza.
Il serbatoio della nostra pila è rappresentato dai milliampere. Il valore indicato appunto è nominalmente attorno ai 2000 milliampere mentre la sua potenza è rappresentata dai volt. Un voltaggio maggiore erogato dalla pila significa una maggiore potenza inviata al motore. Come ogni macchina che si rispetti è sicuramente importante tenere d’occhio i consumi, ovvero il decadimento del voltaggio mentre la pila è in funzione e i milliampere vengono consumati.
Rodaggio pile
Abbiamo già parlato di rodaggio motori QUI. Parliamo di rodaggio pila ora e genericamente in maniera impropria ma l’idea è quella di fare in modo che una pila nuova possa essere quanto più performante.
Il trattamento delle pile passa necessariamente dal caricabatterie che utilizzerete. In passato sul mercato si trovavano caricatori cn grande precisione che sono diventati un cult per noi modellisti.
Sopratutto all’inizio, puntare su un caricatore dal costo non esorbitante e dal facile utilizzo può fare la differenza. Esistono caricatori come lo skyrc 2500 pro che lavorano contemporaneamente sei pile e che prevedono appunto programmi specifici per le nostre stilo.
Il break in è proprio fra questi. In circa 38-45 ore il 2500 pro eseguirà delle sequenze di carica scarica carica con micro quantità di corrente per riattivare la chimica della nostra pila.
Questo tipo di operazione può esser svolta anche con altri carica batterie ma per semplicità la linea di skyrc permette letteralmente a chiunque di eseguire questo processo con praticamente nessuna competenza aggiunta.
Citare questo carica batterie è voluto proprio da questa sua facilità di utilizzo in quanto ha funzione pre impostate la contrario di carica batterie superiori nelle prestazioni ma che prevedono una dimestichezza importante nel loro utilizzo.
Consiglio dunque se stai approcciando adesso o lo hai fatto da poco è di fare questo step così da acquisire dimestichezza che ti servirà in futuro per gestire manualmente quesi processi.
Specifico per le pile c’è anche, sempre di Skyrc, l’MC3000, che possiede funzioni ancora più prestanti a scapito però della funzione che permette la lavorazione dei motori e la possibilità di lavorare 4 pile anzichè 6.
Dopo questo processo, possiamo lasciare stabilizzare la chimica delle nostre pile per un paio di giorni. Da qui in poi la differenza vera nel trattamento (più o meno esagerato) è dato specialmente dalla tipologia di gara che andrete ad affrontare.
In jump per esempio, è sicuramente utile avere un rendimento uniforme della pila ma non è strettamente necessario farle raggiungere voltaggi folli.
Per nostra esperienza un voltaggio indicativamente utile può aggirarsi da 1.45v a 1.65v. Chi gareggia su gare di tipo speed farà sicuramente l’impossibile per spingere la pila al limite. Per farlo al meglio si eseguono dei cicli di carica-scarica.
Ciclare le pile nimh
Questo è un ambito davvero divertente dal mio punto di vista, mi affascina il poter alterare le prestazioni di una pila tramite determinate impostazioni di lavorazione.
Come impostazione di partenza e per iniziare a ciclare suggeriamo i seguenti valori:
Carica 1.5A
Scarica 1.5A
Cut off in scarica 1.2v
Cut off temperatura 45 gradi
Eventuale setup dimensione batteria 2000mah/1900mah in base alla dimensione delle tue pile nimh.
Questi settaggi sono utilizzabili su vari carica batterie e permettono di iniziare a farsi un idea del procedimento.
I cut off servono a tutelare sia la pila che noi! Se parliamo di temperatura, il caricatore si fermerà se rileverà una temperatura anomala. Se parliamo di scarica, servirà invece a preservare la cella della pila.
La tipologia di ciclo è sempre consigliata come carica-scarica a blocchi di cinque giri. Al termine, suggeriamo come per il break in di lasciarle “decantare” per un paio di giorni.
Rifacendo questa operazione per una decina di volte (veramente tante eh?) raggiungeremo circa un numero totale di cicli fatti pari a 50.
Il miglior modo poi per capirne l’effettivo rendimento è misurarne il voltaggio in scarica.
Ci sono molte scuole di pensiero in ogni punto di questo procedimento. Noi carichiamo a 1.5A, impostiamo una pausa di 60 secondi e scarichiamo a 3.5A rilevando il decadimento del voltaggio a 0, 15, 30 ,45 e 60 secondi per poi interrompere non prima di aver anche preso il valore della resistenza.
Come associare le pile nimh
A questo punto abbiamo un quadro chiaro di come si comporta la nostra cella e possiamo passare ad accoppiare le pile più simili tra loro prendendo come riferimento il dato che abbiamo segnato a 30 secondi e la resistenza.
Gli altri valori ci serviranno a capire la curva di scarica della nostra batteria che ci permetterà di utilizzarla nel momento migliore a seconda delle sue caratteristiche.
Di seguito un piccolo esempio:
PILA | 15 | 30 | 45 | 60 | RESIST |
A | 347 | 332 | 319 | 315 | 36.7 |
B | 342 | 325 | 315 | 309 | 38.2 |
C | 343 | 328 | 316 | 311 | 37.9 |
D | 343 | 326 | 313 | 310 | 39.3 |
E | 346 | 331 | 317 | 313 | 39.3 |
F | 336 | 320 | 305 | 301 | 42.2 |
G | 353 | 336 | 320 | 316 | 38.8 |
H | 326 | 310 | 294 | 289 | 45.3 |
In questa circostanza ipotetica si potrebbe procede con i seguenti accoppiamenti:
G-A | E-C | B-D | F-H |
Dati questi quattro valori saremo in grado di capire indicativamente il rendimento della nostra pila nimh, magari con un bel grafico in excel! Se sei arrivato fin qui e vuoi ancora procedere, benvenuto! Sei un vero racer mini4wd!
Segui procedimenti differenti? Hai suggerimenti o consigli? Faccelo sapere qui sotto nei commenti.
Questo articolo è stato preparato e “rodato” per voi da Seven e Cristiano.